Il 9 dicembre è partita la sesta e ultima stagione della famosa serie Vikings, creata da Michael Hirst e cominciata nel lontano 2013 sulle tracce del leggendario Ragnar Loðbrók e successivamente della sua discendenza. Tutti all’erta sono tornati i Vichinghi!
Se non l’hai ancora vista, Vikings, ti consiglio di recuperare l’intera serie, ma devi amare la cultura del popolo Vichingo, essere forte di stomaco e immune alla vista di scene cruenti.
Un connubio tra storia e mitologia ambientata nel IX Secolo tra la Scandinavia e le Isole Britanniche, non ti potrà annoiare, questo è sicuro. I colpi di scena sono continui e la fotografia è di gran lunga tra le più curate nelle ricostruzioni scenografiche di costumi e battaglie.
Vikings, cosa succederà nella sesta stagione?
Sarà Bjorn il nuovo protagonista della sesta stagione, incoronato re di Kattegat, (sarà definitivo?) cercherà di superare il fratellastro Ivar, almeno puntando sulla simpatia del popolo.
Sappiamo però che i conflitti per il nuovo leader non mancano e Re Olaf e Re Harald saranno pronti a dare battaglia. La Russia sta per invadere la Scandinavia e guarda caso chi c’è dietro le manovre dei nemici stranieri? Ivar naturalmente.
Razzie e battaglie ci aspettano in questa nuova stagione che resta sempre coerente con la narrazione e secondo me, non deluderà nessuno.
I beniamini dei fan resteranno Lagertha, interpretata da Katheryn Winnick, Floki, interpretato da Gustaf Skarsgård e Bjorn che si prenderà quasi tutta la scena, interpretato da Alexander Ludwing.
Anche la sesta stagione sarà divisa in due parti (6A e 6B). E se da oggi gli affezionati dell’epica norrena possono godersi le prime dieci puntate in prima visione su Rai4, per gli ultimissimi episodi bisognerà attendere.
La buona notizia è che le puntate finali ci sono già da tempo e le riprese non sono state intaccate dalle restrizioni della pandemia.
La serie finirà il 30 dicembre su Amazon Prime Video, ma solo in America. Noi italiani dobbiamo sospirare perché la prima visione in chiaro sarà nel 2021. Sono tornati i vichinghi e siamo tutti in ansia.
UN PO’ DI STORIA VICHINGA
Senza ombra di dubbio, per parlare con rispetto di questo popolo dovranno trascorrere ben 1000 anni, dalla loro fine che avvenne circa nel 1066 d.C.
Erano davvero così brutali?
Se ti è capitato di chiamare barbaro qualcuno, sappi che gli stai dando del vichingo. A causa delle loro scorribande, l’intera Europa dava loro questo appellativo, forse il più gentile.
Quando si è rivalutata la genialità di questo popolo sono emerse le loro straordinarie competenze in diversi campi a partire dalla conoscenza sulla navigazione, agricoltura e innovazione.
Possiamo definirli geniali senza ombra di dubbio
Possedevano un talento artistico fuori dal comune, dobbiamo ricordare che la costruzione delle loro navi presupponeva una conoscenza marittima di gran lunga superiore alla media europea del loro tempo. Le loro navi erano veloci e affrontavano ogni tipo di mare.
Forse pochi sanno che si spinsero fino in Canada, America, ben 500 anni prima di Colombo.
Chi pregavano i vichinghi?
Si incrociano due religioni quella pagana e quella cristiana. Adoravano le divinità e i più gettonati erano Odino, Thor, Loki e Freya.
Se morivi in battaglia entravi di diritto nel paradiso vichingo, il Valhalla. Era una sala enorme nella quale Odino, il dio delle sanguinose battaglie, preparava sontuosi banchetti e rituali per onorare la fine del mondo chiamato Ragnarok. Molti vichinghi però tra il X il XI secolo si convertirono al Cristianesimo pur conservando molte delle credenze pagane fino al tardo Medioevo.
Che cosa sono le rune e le pietre runiche?
L’alfabeto runico prende il nome Futhark dalle sue prime sei rune, che sono appunto F, U, TH, A, R e K. Consiste in totale di 24 lettere, 18 consonanti e 6 vocali, e ogni carattere corrispondeva a un suono. Troviamo rune scritte, a partire da sinistra, ma anche nel verso opposto, e potevano anche essere capovolte.
Gli avvenimenti storici di questo popolo sono scolpiti su pietre note come riniche.
Le pietre runiche più famose sono quelle di Jelling, sito patrimonio mondiale dell’UNESCO.
Smentiamo qualche falso mito.
Come successe per il Medioevo anche sui Vichinghi aleggiano le false credenze:
- Niente corna sugli elmi dei Vichinghi. Ti immagini combattere con un copricapo su cui aleggiano delle grandi corna. Questi elmi venivano indossati solo in occasione di qualche sontuosa cerimonia. E’ un po’ come il cappellino delle donne che indossano ai matrimoni. In realtà indossavano degli elmi di forma conica in cuoio con rinforzi in legno e metallo, oppure in ferro, a volte dotati di una maschera. La credenza che i Vichinghi indossassero elmi con le corna si è diffusa nel XIX secolo.
- I Vichinghi si lavavano e avevano cura del loro corpo a differenza di molti popoli europei dello stesso periodo. Altro che capelli al vento e occhi infuocati, ci tenevano assai ad avere una bella chioma e ad apparire al meglio dopo una cruenta battaglia.
- I Vichinghi non suonavano il lur, il corno lungo con cui spesso li vediamo rappresentati.
- I Vichinghi non venivano sepolti nei dolmen.
Qualche curiosità in più.
L’antenato della birra fu l’idromele (“mjød” in norvegese), un preparato alcolico fermentato simile alla birra addolcito con il miele. Questo erano soliti bere i vichinghi.
Le donne partecipavano alla guerra, come fa ben notare la serie con il personaggio Lagertha, che si pensa sia ispirato a una donna realmente esistita. Una vera combattente vichinga, figlia di un re norvegese che, indossando abiti maschili, combatté al fianco del nonno per rivendicare le donne della famiglia rinchiuse in un lupanare per pubblica umiliazione.
Seithr: stregoneria. Con questo termine si intende lo sciamanesimo e le magie spiritiche, le capacità oracolari e la possessione divina. Le donne vichinghe erano delle streghe, in senso buono ovviamente. Si praticava la magia presagendo eventi che influenzavano la mente e la psiche dei compagni d’armi.
Delle rune parlerò in altro articolo perché merita un approfondimento, per ora non ci resta che attendere la fine di Vikings una delle serie più avvincenti degli ultimi tempi.
Quindi tutti davanti allo schermo, sono tornati i Vichinghi.
M.