Negli ultimi anni l’essere aggressivi sembra essere il modo migliore per emergere, in ogni campo. I primi a darci l’esempio di quanto la cattiveria sia apprezzata sono i media, nelle trasmissioni televisive l’attacco, le grida, gli insulti incollano il telespettatore allo schermo.
Sui social invece vengono presi di mira praticamente tutti, magri, grassi, bassi, alti, di colore o albini, vip o giovani normalissimi, critiche sulle foto con filtro ma se non hai il filtro pelle perfetta sei uno sfigato.
Ogni tipo di diversità viene attaccata dando il diritto ad ognuno di dire la sua e tirare fuori una crudeltà che a quanto pare è insita nell’uomo.
Il razzismo che avanza galoppante insieme all’omofobia e al body shaming ovvero l’atto di deridere una persona per il suo aspetto fisico, pare siano diventati la nuova moda del secolo.
Tutti contro tutti con il dito puntato a deridere chiunque capiti a tiro e gli unici salvi pare siano quelli che si allineano alla massa indossano una maschera per proteggersi. Per questo le nuove generazioni cercano di omologarsi rinunciando alla propria unicità nel tentativo di essere accettate dal branco.
Perché siamo così attratti dall’aggressività?
L’aggressività è una componente dell’essere umano, lo siamo tutti aggressivi, è il modo in cui la dosi che fa la differenza. Ne siamo attratti quando vorremmo essere come chi la esprime senza remore perché crediamo che per essere qualcuno si debba fare così, pensiamo che, chi ha coraggio di dire ciò che pensa, senza pensare alle conseguenze, ignorando i danni che può provocare all’altro, sia sulla strada giusta per il successo.
E’ salutare tutto questo? No, non lo è!
Consideriamo la gentilezza roba da medioevo?
Un tempo l’essere gentili era un dovere, prima che un piacere e oggi, in una declinazione moderna, potrebbe essere ancora meglio.
Chi è davvero forte si può permettere di essere dolce e usare parole gentili per esprimere i propri pensieri.
La gentilezza è una lingua che il sordo può sentire e il cieco può vedere, non ti pare sia l’affermazione più bella che tu abbia mai sentito?
Mark Twain
Le parole gentili ci cambiano dentro e ci rendono più forti.
La vera rivoluzione è tornare alle buone maniere, rimpossessarci di quel galateo andato perduto e ripristinare la gentilezza come mezzo potente per comunicare.
Eppure sappiamo quali siano gli effetti delle parole gentili, è provato siano potentissime, ci tranquillizzano, ci fanno stare bene. Persino il nostro corpo libera più endorfine quando usiamo parole gentili, sono come un morso di cioccolato dopo 30 giorni di dieta. A confermarlo le ricerche dello scienziato Masaru Emoto sull’acqua che cambia struttura ad ogni parola pronunciata.
Se questo non bastasse, ti do altre 4 ragioni per usare parole gentili:
- FA BENE AL CUORE
Essere dolci e usare belle parole fa bene al cuore. Si sa che un temperamento aggressivo aumenta la probabilità di un infarto o un ictus, vuoi questo per te?
- GENTILEZZA CHIAMA GENTILEZZA
Se impari a usare parole come: grazie, scusa, prego, buona giornata, ti voglio bene, come ti senti, posso aiutarti e così via, riceverai solo benevolenza e rispetto. Ti sembra poco?
- PREVIENE RAZZISMO – BULLISMO – VIOLENZA
Che stato d’animo hanno le persone aggressive, come si sentono e cosa provano secondo te? Stanno molto male al contrario di chi ha rispetto per gli altri e desidera solo la loro felicità. Dire parole gentili aumenta la fiducia e la collaborazione contrastando ogni livello di violenza sull’altro.
- EFFETTO DOMINO
Quando usi parole gentili riceverai lo stesso trattamento. Entra in gioco l’effetto specchio, siamo propensi ad emulare lo stesso comportamento e la gentilezza diventa contagiosa.
L’amore è un sentimento universale che va trasmesso con le parole e i gesti, gentili ovviamente.
Perché non andare contro corrente usando la gentilezza?
E se ti proponessi di promuovere la gentilezza insieme a me, cominciando da un simbolo, semplice e significativo, accetteresti? Se vuoi saperne di più, clicca QUI
Un abbraccio
M.